CURIOSITÀ
Primo d’Anfora deve il suo nome al particolare processo di vinificazione e affinamento: esso rappresenta il “primo” vino della cantina Argillae ad essere interamente fermentato e affinato in anfore di terracotta.
Gli orci di terracotta costituiscono un materiale unico e straordinario per la fermentazione e l’invecchiamento dei vini. La terracotta, infatti, presenta caratteristiche che la collocano a metà strada tra l’acciaio e il legno. Come le vasche in acciaio, anche le anfore di terracotta hanno il vantaggio di non cedere nulla al vino, esaltandone al massimo l’espressione varietale. Come le botti in legno, invece, le anfore presentano un certo livello di porosità e, quindi, di scambio con l’ambiente esterno. In tal modo garantiscono una lieve ma costante ossigenazione.
Attraverso questo nuovo e affascinante progetto l’azienda vuole recuperare l’antica tradizione etrusca della fermentazione in terracotta adattandola alle nuove e moderne tecnologie. Tuttavia l’obiettivo non è semplicemente di ridar vita ad antichi usi di vinificazione.
L’argilla, principale componente dei terreni dell’azienda, dopo aver dato alla vite il nutrimento e la forza necessaria per produrre i suoi frutti, si trasforma e diventa il contenitore di quel vino che per lungo tempo ha custodito. Il cerchio dunque si chiude: “tutto parte dalla terra e alla terra ritorna”. E così per questo vino straordinario, frutto dell’unione di antiche uve autoctone: Grechetto, Drupeggio e Malvasia, che nell’argilla nascono e nell’argilla tornano a riposare sotto forma di vino.